venerdì 26 dicembre 2008
giovedì 30 ottobre 2008
ONORE AL BLOCCO
Come al solito ci sono stati scontri ieri a Roma fra "giovani fanatici di sinistra" e ragazzi di destra apparteneti a blocco studentesco, entrambe le fazioni stavano manifestando contro la riforma Gelmini, oramai diventata legge,ma come al solito i mass media invece di parlare delle problematiche giovanili nella scuola hanno preso subito la palla al balzo per trasformare una protesta in un confronto politico........complimenti VERGOGNATEVI.Fatto sta che quella ieri e' stata una vile agressione da parte di 300 ragazzi dei centri sociali contro 30 ragazzi di destra...ripeto TRENTA CONTRO TRECENTO.L'unica domanda che mi sorge ora spontanea e' una sola , ma ai ragazzi di sinistra da forse fastidio che ci siano anche giovani di destra che manifestano contro la legge Gelmini ?Penso che come al solito questi giovanotti di sinistra siano stati pilotati da partiti e sindacati perche' e' stato e' e sara' sempre cosi
giovedì 23 ottobre 2008
sabato 18 ottobre 2008
BULGARIA ITALIA VISTA DALLA PARTE DEGLI ULTRAS
In quei momenti c’è adrenalina, non pensi a quello che fai, ti senti invincibile nella rissa”. Lo dice in un’intervista a 'La Vita in diretta' su Raiuno AP, il 29enne di Lucca fermato a Sofia dalle autorità bulgare accusato di aver preso parte agli scontri avvenuti tra tifosi prima della partita tra l’Italia e la Bulgaria. AP sminuisce la ricostruzione fatta dalla polizia, ammette la rissa con i tifosi del Csk, ma nega che mentre il gruppo di supporter italiani raggiungeva lo stadio della capitale sono stati cantati cori in onore del Duce: “E’ una cosa montata, noi abbiamo cantato l’inno nazionale”. Anzi, spiega, sono i tifosi della Bulgaria che hanno “fischiato durante il nostro inno, che non si riusciva a sentire”.E sulla bandiera bruciata e i saluti romani immortalati dalla immagini trasmesse in televisione, AP controbatte: “Non era una bandiera bulgara, ma la bandiera di una squadra di calcio Uno dovrebbe essere lì per capire. E il saluto romano è vero, l’ho fatto. Ma era un momento particolare, sono gesti di risposta al tifo avversario”. Il trattamento avuto dalle forze dell’ordine di Sofia per l’ex capo degli ultras ‘Bulldog’ di Lucca, “è stato corretto. Anche se là non avevano le celle di sicurezza e ci hanno tenuti ammanettati a una sbarra di ferro per dieci, quindici ore. Ma ci hanno portato da mangiare e da bere
sabato 11 ottobre 2008
ONORE A JOERG HAIDER
Haider, 58 anni, ha perso il controllo della vettura su cui viaggiava vicino a Klagenfurt, per cause ancora da accertare. Il governatore della Carinzia e capo del partito Bzoe è stato trovato con gravi ferite alla testa e al torace, e sarebbe morto poco dopo l'incidente, avvenuto nelle prime ore del giorno. Joerg Haider avrebbe dovuto partecipare oggi ad una festa di famiglia per i 90 anni della madre
lunedì 29 settembre 2008
A.C.A.B.
"Ai familiari di Gabriele Sandri chiedo perdono. Ma non trovo le parole. Ho ucciso il loro figlio: dire che mi dispiace, che non volevo, non può essere sufficiente. Vorrei incontrarli, anche se so che non sarebbE FACILE. Il commento di Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, è breve ma pungente: "Il perdono? E' tardi. La richiesta arriva con una tempistica processuale ineccepibile, che fa sorgere qualche perplessità. Non suona come vera". "Incontrarlo? - risponde Cristiano -. Non lo so, non ne abbiamo mai parlato. Ma sarebbe difficile". In dieci mesi Spaccarotelle non si sarebbe mai fatto vivo con la famiglia Sandri. "Un conto sarebbe stato incontrarlo subito, ma che la sua richiesta e le scuse arrivino a processo iniziato appare fuori luogo", conclude Cristiano."E' una mossa un po' tardiva - aggiunge l'avvocato dalla famiglia Sandri, Michele Monaco - E poi, dicendo che il colpo è partito accidentalmente, Spaccarotella nega l'evidenza. Ci sono prove, testimoni, che dimostrano il contrario".
mercoledì 3 settembre 2008
ROMA NAPOLI .......la verita'
E' polemica tra il tifo organizzato del Napoli e Trenitalia sull'organizzazione della trasferta a Roma. I gruppi del tifo azzurro ricordano l'appello comune rivolto ai tifosi a «partire in treno tutti insieme», con i volantini distribuitigiovedì scorso al San Paolo in occasione della partita con il Vllaznia. «Era una misura di sicurezza e di dissuasione - dicono gli Ultras azzurri - andare in auto sarebbe stato più pericoloso».«Venerdì - aggiunge un esponente del tifo della Curva B - avevamo chiesto un incontro con Trenitalia proprio per organizzare al meglio la trasferta. Ma Trenitalia non ci ha voluto a bordo, non ha voluto organizzare un treno speciale ed ha risposto con un invito ad utilizzare altri mezzi». Attacca il presidente dell' Associazione Club Napoli: «Non potevano pretendere di mettere circa 3.000 mila tifosi su un treno già occupato da altri viaggiatori, ci voleva un treno speciale. Quasi tutti i tifosi avevano pagato il biglietto del treno ed il biglietto dello stadio, costato ben 28 euro: tenerli fermi per farli arrivare allo stadio solo nel secondo tempo ha contribuito ad accendere gli animi.Per il presidente dell' Associazione Italiana Club Napoli, si tratta di una «trappola organizzata. I violenti vanno condannati, ma bisogna dire che i tifosi sono stati mandati al macello: è mancato qualcosa nell'organizzazione. Non si possono gestire in questo modo quattromila tifosi, peraltro identificati uno per uno al momento dell'acquisto dei biglietti».La replica di Trenitalia. La replica di Trenitalia è affidata all'ufficio stampa, che ricorda l'invito rivolto ai tifosi attraverso i mass-media a non scegliere il treno per viaggiare, vista la giornata di sovraffollamento annunciato. «Sul treno Intercity 520 diretto a Torino - afferma Trenitalia - sono state aggiunte quattro carrozze. Alla stazione di Napoli a bordo c'erano già 300 passeggeri, per i tifosi i posti disponibili erano 900. Quanto ai treni speciali, già dal 2007 non se ne organizzano più, e questo è risaputo». I posti a disposizione dei supporters del Napoli in trasferta a Roma, secondo Trenitalia, erano quindi «ampiamente sufficienti». Il dato è contestato dal tifo organizzato che, in serata, ha chiesto un confronto con i dirigenti della società del gruppo Fs ed ha annunciato iniziative legali. Trenitalia, dal canto suo, aggiunge che dei 1.600 biglietti Napoli-Roma venduti ieri mattina oltre la metà non era utilizzabile per Intercity Plus, e addirittura diverse centinaia erano stati acquistati con la "tariffa ridotta per ragazzi" sotto i 12 anni.«Volevamo prendere il treno per evitare incidenti». «Abbiamo fatto di tutto per scongiurare incidenti e lo abbiamo dimostrato con il volantinaggio dei giorni scorsi. Lo confermano gli incontri e le mediazioni avute con i dirigenti della Questura di Napoli. Le immagini di noi alla stazione Termini non sono altro che il nostro arrivo e la corsa per salire sui pullman che ci avrebbero portato allo stadio Olimpico. Nessuna guerriglia». Così gli "ultras" del Napoli, a poco più di 24 ore dalla gara contro i giallorossi, raccontano la loro versione dei fatti di ieri. La settimana dei supporter azzurri in vista della trasferta contro i romani, dicono, era cominciata presto e con i migliori propositi. «A Roma andavamo non per guerreggiare - dicono alcuni ultras - ma per seguire il nostro Napoli, come ultras "in marcia per una fede". Ci è stata data un'occasione troppo importante e non volevamo sprecarla, anzi volevamo dimostrare che possiamo seguire la squadra ovunque, senza limitazioni». Per evitare che accadessero incidenti, la sera di Napoli-Vllaznia, preliminare di Coppa Uefa, dentro e fuori la curva A, erano stati distribuiti volantini nei quali si invitava quanti volessero recarsi a Roma a farlo in treno e non con mezzi propri «per evitare qualsiasi contatto con le altre tifoserie».«Venerdì - spiegano alcuni portavoce degli ultras - in virtù dei buoni dati della prevendita dei tagliandi per il settore ospiti dell'Olimpico, quattro leader di alcuni gruppi organizzati si recarono alla stazione ferroviaria per chiedere un incontro con Trenitalia, ma non c'è stato niente da fare. A quel punto abbiamo comprato 400 biglietti per i convogli delle 8,28, 9,28 e 10,28. Il passaggio successivo ha portato i rappresentanti della tifoseria organizzata in Questura, dove è stata esposta l'esigenza di volersi recare tutti insieme nella capitale in maniera pacifica». Negli uffici di via Medina, stando alla ricostruzione, «i quattro - sostengono gli ultras - hanno ricevuto i complimenti per il positivo lavoro che stavano svolgendo e la promessa di massima collaborazione affinché non si verificassero incidenti. Sabato pomeriggio, dalle 13 alle 17, Trenitalia ci ha concesso la possibilità di acquistare biglietti intercity con orario libero. Successivamente ci è stato detto che era arrivata una circolare che bloccava questi i tagliandi».«Ieri di buon'ora - continuano - alcuni dirigenti della polizia, mentre noi collaboravamo per l'ordine pubblico, ci hanno consigliato di usufruire del convoglio delle 8.28 in quanto c'erano circa 400 posti liberi». Invito non accolto perché il gruppo di 1.500 tifosi intendeva viaggiare tutto insieme. Nel frattempo dalle macchinette della Stazione uscivano tagliandi per l'intercity delle 9.28, ancora fermo in stazione. Verso le 10.30, vista la situazione di caos che si era creata, gli ultras sostengono di «essersi detti disponibili ad accettare un'altra soluzione, con circa 300 persone che sarebbero partite successivamente. La confusione è nata quando Trenitalia ha iniziato il controllo preventivo dei biglietti sul treno. Non saremmo mai partiti e quindi mai arrivati in tempo per la partita. C'è stato un colloquio con il questore Puglisi che, sentite le nostre ragioni, ci ha dato l'ok. A Roma avevamo fretta di entrare allo stadio, ma ad alcuni di noi non sono stati neanche controllati i biglietti. Da qui le immagini di noi che correvamo. Gli ultras non volevano la guerra».
sabato 23 agosto 2008
domenica 10 agosto 2008
S.LORENZO
Questa sera tutti con il naso all'in su' per vedere le stelle cadenti. Ma quale desiderio esprimere??? .Sarebbe bello vedere che in Georgia scoppia la pace ,sarebbe bello che extracomunitari e rom non violentino donne italiane e non rapiscano nosri figli. Ma purtroppo non e' cosi,le tanto attese leggi anti immigrato e anti rom si stannonuovamente rivelando una sanatoria per immigrati........e' per questo e per tanti altri motivi che con il petto gonfio di rabbia urlo al mondo intero..........l'ITALIA AGLI ITALIANI......fermiamo l'ondata extracomunitaria.
scusate lo sfogo ma............
va be' buon s.LORENZO tutti
scusate lo sfogo ma............
va be' buon s.LORENZO tutti
domenica 13 luglio 2008
venerdì 4 luglio 2008
FORMAGGI AVARIATI
Formaggio avariato rivenduto
Cremona, coinvolte anche multinazionali
Nessuno scrupolo. Così agiva un imprenditore siciliano, che operava a Cremona nel settore lattiero caseario. L'uomo, a capo di un'azienda (la Tradel), riciclava formaggio scaduto assieme a scarti di lavorazione e anche escrementi di topo, per ricomporre il prodotto e rimetterlo sul mercato. Lo hanno scoperto le Fiamme Gialle in una raccapricciante perquisizione. Il materiale scaduto veniva venduto anche a multinazionali del settore.
Come scrive il quotidiano La Repubblica nell'inchiesta figurano aziende eccellenti italiane ed altre multinazionali europee. Avrebbero acquistato a prezzi stracciati dall'imprenditore siciliano i formaggi scaduti e avariati, pieni di vermi e di escrementi di topo.
Nella perquisizione scattata ad opera della Guardia di Finanza, gli stessi militari non hanno creduto ai propri occhi. Erano stoccati formaggi ormai decomposti, mischiati ad escrementi di topo e materiali ferrosi. Nel magazzino di Casalbuttano c'erano pezzi scaduti nel 1980, formaggi avariati, interi stock di prodotti caseari comprati a basso costo dopo black out in altre aziende.
L'imprenditore, complici i mancati controlli della Asl di Cremona (sospesi il direttore e due tecnici del servizio di prevenzione veterinaria), riassemblava i prodotti e senza il minimo scrupolo li rivendeva al dettaglio in molti discount alimentari. Ma l'affare non finiva lì. I prodotti raccolti dall'indagato erano anche venduti a insospettabili marchi di grande distribuzione che li avrebbero lavorati per rimetterli sul mercato come formaggi di "prima qualità".
Cremona, coinvolte anche multinazionali
Nessuno scrupolo. Così agiva un imprenditore siciliano, che operava a Cremona nel settore lattiero caseario. L'uomo, a capo di un'azienda (la Tradel), riciclava formaggio scaduto assieme a scarti di lavorazione e anche escrementi di topo, per ricomporre il prodotto e rimetterlo sul mercato. Lo hanno scoperto le Fiamme Gialle in una raccapricciante perquisizione. Il materiale scaduto veniva venduto anche a multinazionali del settore.
Come scrive il quotidiano La Repubblica nell'inchiesta figurano aziende eccellenti italiane ed altre multinazionali europee. Avrebbero acquistato a prezzi stracciati dall'imprenditore siciliano i formaggi scaduti e avariati, pieni di vermi e di escrementi di topo.
Nella perquisizione scattata ad opera della Guardia di Finanza, gli stessi militari non hanno creduto ai propri occhi. Erano stoccati formaggi ormai decomposti, mischiati ad escrementi di topo e materiali ferrosi. Nel magazzino di Casalbuttano c'erano pezzi scaduti nel 1980, formaggi avariati, interi stock di prodotti caseari comprati a basso costo dopo black out in altre aziende.
L'imprenditore, complici i mancati controlli della Asl di Cremona (sospesi il direttore e due tecnici del servizio di prevenzione veterinaria), riassemblava i prodotti e senza il minimo scrupolo li rivendeva al dettaglio in molti discount alimentari. Ma l'affare non finiva lì. I prodotti raccolti dall'indagato erano anche venduti a insospettabili marchi di grande distribuzione che li avrebbero lavorati per rimetterli sul mercato come formaggi di "prima qualità".
mercoledì 2 luglio 2008
SPIAGGE GRATIS
Tutti al mare gratis. Lo dice la legge
- I diritti del turista L'accesso al bagnasciuga è un diritto. Lo stabilimento balneare non può impedire il passaggio né farlo pagareAmate il mare ma non gli stabilimenti balneari e provate una sgradevole sensazione da villetta a schiera alla vista delle venti file di sdraio che vi separano dal bagnasciuga. Oppure avete semplicemente l'occasione di fare un tuffo domenicale ma non volete pagare un ombrellone come un monolocale. Insomma vorreste solo raggiungere l'acqua gratuitamente e senza gimkane. Vorreste, appunto.
Ma ogni bagnante-fai-da-te sa quanto è difficile, in molti tratti della costa italiana, trovare una spiaggia libera. O rivendicare il diritto di arrivare al mare senza pagare anche se c'è di mezzo il lido privato. Perché fare il bagno senza sentirsi uno squatter non è una pretesa ma un diritto sancito dalla legge. Che troppo spesso viene dimenticato dai concessionari degli stabilimenti.
Una legge scritta sulla sabbia
E' per questo che l'organismo di difesa dei consumatori Adiconsum rilancia sul sito la campagna per le spiagge libere. "Andare in uno stabilimento deve essere una scelta, non un obbligo imposto dalla mancanza di spiagge libere", sostiene Paolo Landi, segretario generale dell'associazione. Il problema è duplice:
la mancanza di un "un corretto equilibrio tra aree concesse ai privati e arenili direttamente fruibili",
il mancato rispetto dell'"obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione anche al fine della balneazione".
Sono due principi stabiliti dalla legge finanziaria per il 2007 (art. 1, commi 251 e 254 ) che in troppi casi sono rimasti lettera morta. Per prima cosa è sotto gli occhi di tutti che in molti tratti di costa il "corretto equilibrio" tra spiaggia libera e "privata" non esiste. Ma si potrebbe tollerare meglio l'occupazione dei litorali se venisse rispettato l'altro principio, il libero e gratuito accesso al mare.
I diritti del bagnante-fai-da-te
Ecco, in concreto, quali sono i diritti che ogni libero bagnante può far valere in caso di controversie con i gestori degli stabilimenti (anche rivolgendosi alla Polizia municipale o alla Capitaneria di porto):
• La battigia - intesa coma una striscia di sabbia di 5 metri che parte dal punto in cui arriva l'onda - è esclusa dalla concessione, quindi è a disposizione di tutti.
• Sulla battigia tutti possono camminare, sedersi e sdraiarsi. Dev'essere garantito il passaggio e quindi nessuno (nemmeno lo stabilimento) può occuparla con oggetti ingombranti come ombrelloni, lettini ecc. E' possibile invece appoggiare gli abiti o l'asciugamano mentre si fa il bagno.
• L'accesso al mare dev'essere sempre garantito e gratuito. Pertanto non può essere impedito il transito attraverso l'area in concessione per raggiungere la battigia né può essere richiesto un pagamento.
Un business allettante
Una curiosità: il canone che ogni stabilimento paga allo Stato per la concessione dell'area è fissato dalla legge. Se la spiaggia è considerata di categoria A ("ad alta valenza turistica") e ha delle strutture fisse (ad esempio le cabine) si arriva ai 4,13 euro/mq all'anno. Ma la stragrande maggioranza delle spiagge è classificata in categoria B e si arriva a un massimo di 2,65 euro/mq. Uno stabilimento di 5.000 mq costa dunque poco più di 13.000 euro all'anno. Considerando che il prezzo di una cabina + ombrellone + sdraio per una stagione oscilla tra i 1.000 ai 3.000 euro, non è difficile capire che si tratta di un buon affare per i gestori.
- I diritti del turista L'accesso al bagnasciuga è un diritto. Lo stabilimento balneare non può impedire il passaggio né farlo pagareAmate il mare ma non gli stabilimenti balneari e provate una sgradevole sensazione da villetta a schiera alla vista delle venti file di sdraio che vi separano dal bagnasciuga. Oppure avete semplicemente l'occasione di fare un tuffo domenicale ma non volete pagare un ombrellone come un monolocale. Insomma vorreste solo raggiungere l'acqua gratuitamente e senza gimkane. Vorreste, appunto.
Ma ogni bagnante-fai-da-te sa quanto è difficile, in molti tratti della costa italiana, trovare una spiaggia libera. O rivendicare il diritto di arrivare al mare senza pagare anche se c'è di mezzo il lido privato. Perché fare il bagno senza sentirsi uno squatter non è una pretesa ma un diritto sancito dalla legge. Che troppo spesso viene dimenticato dai concessionari degli stabilimenti.
Una legge scritta sulla sabbia
E' per questo che l'organismo di difesa dei consumatori Adiconsum rilancia sul sito la campagna per le spiagge libere. "Andare in uno stabilimento deve essere una scelta, non un obbligo imposto dalla mancanza di spiagge libere", sostiene Paolo Landi, segretario generale dell'associazione. Il problema è duplice:
la mancanza di un "un corretto equilibrio tra aree concesse ai privati e arenili direttamente fruibili",
il mancato rispetto dell'"obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione anche al fine della balneazione".
Sono due principi stabiliti dalla legge finanziaria per il 2007 (art. 1, commi 251 e 254 ) che in troppi casi sono rimasti lettera morta. Per prima cosa è sotto gli occhi di tutti che in molti tratti di costa il "corretto equilibrio" tra spiaggia libera e "privata" non esiste. Ma si potrebbe tollerare meglio l'occupazione dei litorali se venisse rispettato l'altro principio, il libero e gratuito accesso al mare.
I diritti del bagnante-fai-da-te
Ecco, in concreto, quali sono i diritti che ogni libero bagnante può far valere in caso di controversie con i gestori degli stabilimenti (anche rivolgendosi alla Polizia municipale o alla Capitaneria di porto):
• La battigia - intesa coma una striscia di sabbia di 5 metri che parte dal punto in cui arriva l'onda - è esclusa dalla concessione, quindi è a disposizione di tutti.
• Sulla battigia tutti possono camminare, sedersi e sdraiarsi. Dev'essere garantito il passaggio e quindi nessuno (nemmeno lo stabilimento) può occuparla con oggetti ingombranti come ombrelloni, lettini ecc. E' possibile invece appoggiare gli abiti o l'asciugamano mentre si fa il bagno.
• L'accesso al mare dev'essere sempre garantito e gratuito. Pertanto non può essere impedito il transito attraverso l'area in concessione per raggiungere la battigia né può essere richiesto un pagamento.
Un business allettante
Una curiosità: il canone che ogni stabilimento paga allo Stato per la concessione dell'area è fissato dalla legge. Se la spiaggia è considerata di categoria A ("ad alta valenza turistica") e ha delle strutture fisse (ad esempio le cabine) si arriva ai 4,13 euro/mq all'anno. Ma la stragrande maggioranza delle spiagge è classificata in categoria B e si arriva a un massimo di 2,65 euro/mq. Uno stabilimento di 5.000 mq costa dunque poco più di 13.000 euro all'anno. Considerando che il prezzo di una cabina + ombrellone + sdraio per una stagione oscilla tra i 1.000 ai 3.000 euro, non è difficile capire che si tratta di un buon affare per i gestori.
lunedì 23 giugno 2008
GAME OVER
Nessun double, nessun po-popopo-po-po. Due anni dopo il cielo sopra Vienna non è come quello di Berlino ed è rosso fuoco. Val comunque la pena stringerci forte forte e volersi tanto bene. In semifinale ci va la Spagna e noi torniamo a casa. Ma la squadra di Aragones ha fatto la partita, ha sfiorato più volte il gol di quanto l'abbia fatto l'Italia in quattro partite e solo la magica coppia Buffon-Chiellini (con altre pezze estemporanee sparse qua e là) ha impedito che il destino si realizzasse in anticipo. Si torna a casa, senza alcuna medaglietta da appiccicarci al petto, direttamente dalla terra di nessuno. Ai rigori, nei quarti di finale ottenuti grazie a una combinazione da scassinatore, senza Pirlo in campo. Non sono attenuanti, ma semplicemente dei piccoli paletti (forse stuzzicadenti) che saranno considerati da Abete e Donadoni dal giorno in cui penseranno al modo in cui si dovranno affrontare le qualificazioni mondiali. Sempre che il ct sia ancora lui...
sabato 21 giugno 2008
martedì 17 giugno 2008
fuori le palle
nella speranza che fra Olanda e Romania non facciano nessun "BISCOTTO",anche se ho paura del contrario ,quando gli potra' capitare un'altra occasione cosi a Olanda e Romania di eliminare in un solo colpo Francia ed ITALIA.Spero molto di sbagliarmi ma ho molti dubbi.Comunque noi dobbiamo fare la nostra parte e cioe' VINCERE e CONVINCERE,nella speranza di vedere nuovamente le magie di ALEX come gia ci ha fatto vedere durante tutta la stagione.Ora basta ancora qualche ora di trepidante attesa eeeee............................incrociamo le dita
FORZA AZZURRI
FUORI L'ORGOGLIO DI ESSERE ITALIANI
FORZA AZZURRI
FUORI L'ORGOGLIO DI ESSERE ITALIANI
venerdì 13 giugno 2008
FORZA RAGAZZI!!!!!!!!!!
L'Italia anti-Romania si saprà solo poco prima dell'inizio del match. Dopo le tante le indiscrezioni che in questi giorni hanno tenuto banco tra stampa e tifosi, il ct Donadoni ha cercato di fare quadrato intorno alla squadra e tenere segreto l'undici azzurro.
Anche nella rifinitura allo stadio di Zurigo – aperta alla stampa solo per il quarto d’ora iniziale - il ct ha celato tutte le mosse. Tuttavia, dopo la disfatta contro l'Olanda, alcune certezze ci sono: bocciati Materazzi, Gattuso e Di Natale, fiducia a Grosso, promossi Chiellini e Del Piero, come confermato anche dal selezionatore con un eloquente ''Farò 3-4 cambi, fra questi ci sono i nomi di Del Piero e Chiellini''.
I principali dubbi sono di due ordini. Il primo riguarda i centrali difensivi: al fianco di Chiellini, Donadoni potrebbe infatti schierare uno tra Panucci e Barzagli, con il secondo che da titolare nel primo match potrebbe dunque ritrovarsi in panchina contro i romeni.
L’altra incognita è legata al modulo: si punterà sul 4-3-1-2 con Camoranesi trequartista e Del Piero seconda punta, sul 4-2-3-1 con Perrotta in campo, l'italo-argentino a destra e Alex a sinistra o sul 4-4-2 con Camoranesi sulla fascia e Del Piero punta a tutti gli effetti vicino a Luca Toni?
Per finire, la scelta del modulo si ripercuoterebbe anche sulla composizione del centrocampo: già “bocciato “ Gattuso, con il 4-2-3-1 l’escluso sarebbe Ambrosini mentre con il 4-3-1-2 e il 4-4-2 il milanista sarebbe preferito a Perrotta.
Anche nella rifinitura allo stadio di Zurigo – aperta alla stampa solo per il quarto d’ora iniziale - il ct ha celato tutte le mosse. Tuttavia, dopo la disfatta contro l'Olanda, alcune certezze ci sono: bocciati Materazzi, Gattuso e Di Natale, fiducia a Grosso, promossi Chiellini e Del Piero, come confermato anche dal selezionatore con un eloquente ''Farò 3-4 cambi, fra questi ci sono i nomi di Del Piero e Chiellini''.
I principali dubbi sono di due ordini. Il primo riguarda i centrali difensivi: al fianco di Chiellini, Donadoni potrebbe infatti schierare uno tra Panucci e Barzagli, con il secondo che da titolare nel primo match potrebbe dunque ritrovarsi in panchina contro i romeni.
L’altra incognita è legata al modulo: si punterà sul 4-3-1-2 con Camoranesi trequartista e Del Piero seconda punta, sul 4-2-3-1 con Perrotta in campo, l'italo-argentino a destra e Alex a sinistra o sul 4-4-2 con Camoranesi sulla fascia e Del Piero punta a tutti gli effetti vicino a Luca Toni?
Per finire, la scelta del modulo si ripercuoterebbe anche sulla composizione del centrocampo: già “bocciato “ Gattuso, con il 4-2-3-1 l’escluso sarebbe Ambrosini mentre con il 4-3-1-2 e il 4-4-2 il milanista sarebbe preferito a Perrotta.
mercoledì 14 maggio 2008
L'OSSERVATORIO!!!!!!??????
Philippe Mexes vuole il sostegno dei tifosi domenica a Catania. Lo ha dichiarato ai microfoni dell`emittente romana `Radio Radio`, commentando la decisione dell`Osservatorio per le manifestazioni sportive: “C`e` stata disparita` di trattamento. I nostri tifosi non possono venire a Catania? A noi servono i tifosi, sono importantissimi, soprattutto se gli interisti possono andare a Parma. C`e` stata disparita`, pero` poi non vogliamo parlare di queste cose, perche` in campo ci andiamo noi”.
Della stessa opinione, ma con un dubbio, anche la signora Maria Sensi, moglie del presidente del club giallorosso Franco Sensi, che presenziando alla festa dell`Associazione Roma Club, ha commentato: “E` giusto, e` giusto andare a Catania, ma non manderei mio figlio. Lo so che e` giusto andare a Catania, e` giusto che un tifoso ci vada ma, ripeto, se avessi un figlio non lo manderei li`. A Parma? Si`, penso che molti romanisti andranno a Parma, anche se e` pericoloso.
Della stessa opinione, ma con un dubbio, anche la signora Maria Sensi, moglie del presidente del club giallorosso Franco Sensi, che presenziando alla festa dell`Associazione Roma Club, ha commentato: “E` giusto, e` giusto andare a Catania, ma non manderei mio figlio. Lo so che e` giusto andare a Catania, e` giusto che un tifoso ci vada ma, ripeto, se avessi un figlio non lo manderei li`. A Parma? Si`, penso che molti romanisti andranno a Parma, anche se e` pericoloso.
domenica 4 maggio 2008
e poi dobbiamo pagare anche il canone
Una gogna mediatica e qualunquista, indegna del servizio pubblico. E pensare che paghiamo anche il canone per vedere questi insulti dallo schermo”.
Così Luca Romagnoli, segretario del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, commenta la trasmissione di Michele Santoro che nel suo ‘Annozero’ di giovedì ha mandato in onda parte del comizio tenuto da Beppe Grillo al secondo V-Day.
“Il giornalismo fazioso di Santoro – rincara l’eurodeputato di Fiamma – si conferma essere un megafono prestato a chi cerca di imbonire la piazza per attaccare tutti. Ognuno può dire e fare quello che vuole, ma non lo faccia con i soldi pubblici. Santoro metta su una sua bella tv tutta e dichiaratamente di sinistra, poi saranno i telespetattori a determinare l’audience con il potere del telecomando”.
“Forse così la finiremo – taglia corto Luca Romagnoli – di sorbirci predicozzi da bar dello sport e analisi da massaie, con tutto il rispetto per le casalinghe. Di ‘Annozero’ salvo solo le vignette di Vauro, che almeno e’ ironico. Il resto è purtroppo tragico”.
Così Luca Romagnoli, segretario del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, commenta la trasmissione di Michele Santoro che nel suo ‘Annozero’ di giovedì ha mandato in onda parte del comizio tenuto da Beppe Grillo al secondo V-Day.
“Il giornalismo fazioso di Santoro – rincara l’eurodeputato di Fiamma – si conferma essere un megafono prestato a chi cerca di imbonire la piazza per attaccare tutti. Ognuno può dire e fare quello che vuole, ma non lo faccia con i soldi pubblici. Santoro metta su una sua bella tv tutta e dichiaratamente di sinistra, poi saranno i telespetattori a determinare l’audience con il potere del telecomando”.
“Forse così la finiremo – taglia corto Luca Romagnoli – di sorbirci predicozzi da bar dello sport e analisi da massaie, con tutto il rispetto per le casalinghe. Di ‘Annozero’ salvo solo le vignette di Vauro, che almeno e’ ironico. Il resto è purtroppo tragico”.
venerdì 2 maggio 2008
RODOLFO GRAZIANI
Maresciallo d'Italia,nasce a Filettino,Frosinone,nel 1882 . Prestò dapprima servizio nei reparti coloniali eritrei (1908) e nelle truppe libiche (1913). Partecipò quindi (prima col grado di capitano, poi di maggiore) alla prima guerra mondiale. Divenuto, dopo l'armistizio, colonnello dei reparti coloniali libici, operò alla loro testa nella riconquista della Tripolitania (1922-1923) e poi della Cirenaica (1925-1931). Nominato successivamente generale di brigata, vicegovernatore della Cirenaica, generale di divisione (1930) e generale di corpo d'armata per meriti eccezionali (1932), nel 1935 fu inviato come governatore generale in Somalia. Durante la guerra etiopica ebbe il comando del fronte meridionale e sconfisse gli Abissini a Neghelli e nella battaglia dell'Ogaden; creato maresciallo d'Italia (1936), marchese di Neghelli e viceré d'Etiopia (giugno 1936 - novembre 1937), tornò in Italia nel gennaio 1938, dopo un attentato in cui rimase ferito gravemente. Scoppiato il secondo conflitto mondiale, ebbe nel giugno 1940 il governo della Libia e il comando delle truppe dell'Africa settentrionale; dopo aver compiuto una puntata offensiva su Sidi el- Barrani (settembre 1940), contrattaccato dagli Inglesi dovette ripiegare fino a El-Agheila, e fu perciò sostituito dal generale Gariboldi (febbraio 1941). Ritiratosi a vita privata fino all'armistizio, dopo l'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale, e fu ministro della difesa e capo di SM del governo di Salò. Consegnatosi agli Alleati (1º maggio 1945), condannato da un tribunale italiano a diciannove anni di reclusione come colpevole di collaborazionismo (1948), fu liberato nel 1950, e militò nel movimento sociale italiano (del quale fu presidente onorario), uscendone però nel 1954. Morì a Roma nel 1955.
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mercoledì 23 aprile 2008
AVANTI PRO E' TEMPO DI OSARE
Valenzana - Pro Vercelli
Se tutto va bene, potrebbe essere l'ultima volta che veniamo a Valenza. Non che
sia una trasferta malvagia, anzi, per dirla tutta è una delle trasferte più amate dai vercellesi, che in annate buone o meno buone sono sempre stati in buon numero.
Come ieri, dove nel settore si conteranno circa duecento tifosi ospiti, più altri in tribuna e nel settore di casa.
La trasferta comincia tardi, quando partiamo verso Valenza dopo l'una e mezza. Tra i soliti intoppi, i puntelli all'autogrill dove non arriva nessuno, e qualcuno che si perde verso Alessandria, il viaggio scorre in un attimo e in un attimo si arriva allo stadio. Stadio... parola grossa, come al solito.
Anche quest'anno Omodeo decide di stupirci, lasciando il biglietto al costo di 11 euro. Qualcuno prova a camuffarsi come tifoso di casa, ma sciarpe, felpe e cappellini danno poca credibilità. Lanciamo qualche polemica gratuita, per il solo gusto di dare contro una società davvero dilettante, ma dopo un po' molliamo la presa perchè la partita sta per cominciare. Come sempre, le forze dell'ordine si distinguono per intelligenza: ci filmano all'arrivo, ci perquisiscono all'entrata, ci fotografano uno a uno all'ingresso nel settore, ma ci permettono di scorrazzare tutto intorno allo stadio per permettere a chi di noi non ha un biglietto di poterlo acquistare all'unica biglietteria disposta in tribuna. Tribuna... vabbè.
Insomma, la partita comincia, arrivano i dispersi e si comincia a cantare. Il pubblico ci segue quando lo chiamiamo e l'ambiente si scalda. Tutti vogliono vincere.
La squadra poi sembra abbastanza in palla, anche se dopo i primi venti minuti arretra e incomincia a subire. Noi cantiamo, chiamiamo i diffidati e stemperiamo la tensione con un po' di folklore. E in campo Castagnone salva il risultato.
Secondo tempo, la Pro è di nuovo pimpante e una grande azione di Vasoio porta Pietribiasi a calciare da solo e a portare i nostri in vantaggio.
Da lì è un assolo della Valenzana e del pubblico vercellese, che nonostante i rischi continui e il gioco sempre pericolante incita, applaude e sostiene. L'uscita dei giocatori sostituiti tra vere e proprie ovazione ne è la dimostrazione.
La partita finisce, i giocatori in campo festeggiano neanche fossero stati promossi, da noi si applaude e nemmeno un giocatore che si avvicini al settore.
Ma ormai è quasi finita, la speranza rimane e a noi interessa solo il bene della Pro. Per il resto i conti si faranno tra due partite.
Avanti ultras!
Se tutto va bene, potrebbe essere l'ultima volta che veniamo a Valenza. Non che
sia una trasferta malvagia, anzi, per dirla tutta è una delle trasferte più amate dai vercellesi, che in annate buone o meno buone sono sempre stati in buon numero.
Come ieri, dove nel settore si conteranno circa duecento tifosi ospiti, più altri in tribuna e nel settore di casa.
La trasferta comincia tardi, quando partiamo verso Valenza dopo l'una e mezza. Tra i soliti intoppi, i puntelli all'autogrill dove non arriva nessuno, e qualcuno che si perde verso Alessandria, il viaggio scorre in un attimo e in un attimo si arriva allo stadio. Stadio... parola grossa, come al solito.
Anche quest'anno Omodeo decide di stupirci, lasciando il biglietto al costo di 11 euro. Qualcuno prova a camuffarsi come tifoso di casa, ma sciarpe, felpe e cappellini danno poca credibilità. Lanciamo qualche polemica gratuita, per il solo gusto di dare contro una società davvero dilettante, ma dopo un po' molliamo la presa perchè la partita sta per cominciare. Come sempre, le forze dell'ordine si distinguono per intelligenza: ci filmano all'arrivo, ci perquisiscono all'entrata, ci fotografano uno a uno all'ingresso nel settore, ma ci permettono di scorrazzare tutto intorno allo stadio per permettere a chi di noi non ha un biglietto di poterlo acquistare all'unica biglietteria disposta in tribuna. Tribuna... vabbè.
Insomma, la partita comincia, arrivano i dispersi e si comincia a cantare. Il pubblico ci segue quando lo chiamiamo e l'ambiente si scalda. Tutti vogliono vincere.
La squadra poi sembra abbastanza in palla, anche se dopo i primi venti minuti arretra e incomincia a subire. Noi cantiamo, chiamiamo i diffidati e stemperiamo la tensione con un po' di folklore. E in campo Castagnone salva il risultato.
Secondo tempo, la Pro è di nuovo pimpante e una grande azione di Vasoio porta Pietribiasi a calciare da solo e a portare i nostri in vantaggio.
Da lì è un assolo della Valenzana e del pubblico vercellese, che nonostante i rischi continui e il gioco sempre pericolante incita, applaude e sostiene. L'uscita dei giocatori sostituiti tra vere e proprie ovazione ne è la dimostrazione.
La partita finisce, i giocatori in campo festeggiano neanche fossero stati promossi, da noi si applaude e nemmeno un giocatore che si avvicini al settore.
Ma ormai è quasi finita, la speranza rimane e a noi interessa solo il bene della Pro. Per il resto i conti si faranno tra due partite.
Avanti ultras!
sabato 29 marzo 2008
aforismi
Et Voilà!! Ecco una bella raccolta di citazioni sulla birra dette da personaggi di prestigio della letteratura e dello spettacolo!
Benjamin Franklin
Beer is proof that GOD loves us and want us to be happy.
Charles Baudelaire
Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.
Robert De Niro
Basta una birra a colazione e le ragnatele se ne vanno, la voce ti si alza di due ottave e ti sorge un bel sole dentro.
Goethe
Una birra forte, un tabacco profumato e una donna, questo è piacere.
Goethe
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia.
Homer Simpson
Two beer or not two beer: that is the passion.
Homer Simpson
It's not whether you win or lose... it's how drunk you get while playing the game.
Cary Grant
L'alcool è un liquido prezioso: conserva tutto... tranne i segreti.
Folco e Turibio
Come disse Galileo dopo OTTO birre: "Datemi un punto d'appoggio... che quando so 'mbriaco mi c'appoggio!"
Anonimo
Le birre sono come le donne: c'è quella meglio, quella peggio, ma in fondo sempre tutte da provare...
Anonimo
Senza ombra di dubbio, la più grande invenzione nella storia dell'umanità è la birra. Oh, certo, sicuramente anche la ruota è stata una gran bella invenzione, ma vi assicuro che la ruota non va altrettanto bene con la pizza.
Dave Barry's Bad Habits
Principio di Indeterminazione di Heineken: Non potrai mai essere sicuro del numero di birre che hai bevuto la notte scorsa.
Alessandro
"Bevo Lasko fin che casco - Bevo Pivo fin che vivo!" (Motto triestino sulla birra Lasko Pivo)
Anonimo
Gli uomini sono come i frigoriferi. Riempili di birra e li puoi tenere dovunque!
Anonimo
Chi beve birra campa cent'anni!
Anonimo
REALTÀ: Stato temporaneo causato dall'assenza di birra.
Frank Zappa
Un Paese è veramente un Paese quando ha una compagnia aerea e una birra... e alla fine è di una bella birra che si ha più bisogno...
Capital Brewery, Middleton, WI
Chi beve birra "light" non ama il gusto della birra, gli piace soltanto pisciare parecchio.
Anna the Witch
Non importa quanto piena è la nostra vita: c'è sempre spazio, per una birra!
Anonimo
Gli uomini sono come i frigoriferi. Riempili di birra e li puoi tenere dovunque!
Anonimo
Quattro birre a volte corrispondono ad un tramonto.
Anonimo
Coscienza: Caratteristica dell'uomo, solubile nell'alcool.
Matteo Gianola
Se la birra fosse fuori legge... evviva il contrabbando!!!
Motto triestino sulla birra Lasko Pivo
Bevo Lasko fin che casco - Bevo Pivo fin che vivo!
Su una maglietta
Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualche cosa. Io credo che fra poco mi farò una birra.
dal Talmud
Con una ragazza: alla prima bottiglia, agnello; alla seconda, leone; alla terza bottiglia maiale
Luca
La birra contiene sicuramente degli ormoni femminili... infatti quando si beve molta birra non si riesce a guidare la macchina e si dicono un sacco di cretinate... e si è costretti a pisciare seduti!
Anonimo
Non c'è niente di più bello di un bacio di una donna dopo che si è bagnata le labbra con una birra gelata.
Anonimo
Sesso? No grazie, bevo birra.
Platone
Deve essere stato un uomo saggio a inventare la birra.
Anonimo
L'alcool è una delle principali cause dell?impotenza maschile, soprattutto se a bere sono le donne.
Robert De Niro
Mia madre era così ubriaca, ma così ubriaca che aveva il 2% di sangue nell'alcool
Anonimo
Non bere mentre guidi. Potresti avere un sobbalzo e rovesciare la tua birra.
Anonimo
L'alcool puotrà accorciare i tuoi giorni, ma certamente allungherà le tue notti.
Anonimo
Se il mare fosse birra, io sarei un sottomarino.
W.C. Fields
Una donna mi portò all'alcolismo e non ebbi nemmeno la decenza di ringraziarla
Kaiser Welhelm
Datemi una donna che ama la birra e conquisterò i mondo.
Folco e Turibio
La fica è come la birra... Moretti, se c'ha il baffo ci garba di più!
George Jean Nathan
Mi sbronzo per rendere le persone interessanti
Dave Barry
Non tutta la chimica è cattiva. Senza la chimica, come l'idrogeno e l'ossigeno per esempio, non ci sarebbe modo di fare l'acqua, un ingrediente fondamentale della birra.
Stefano Ansaldi
Sapete qual'è la donna ideale? Quella che ha le orecchie a sventola per tirarla a te quando succhia! E la testa piatta per appoggiarci sopra il boccale di birra!!
Henny Youngman
Quando leggo dei danni che causa il bere, smetto di leggere
Anonimo
Ogni birra ha una storia, ogni storia ha una birra
Anonimo
I teologi pensano di sapere le domande. Gli scienziati pensano di sapere le risposte. Io penso che sia ora di aprire un'altra birra.
Martin Lutero
Vinum est donazio dei, cervetia traditio umana
Anonimo
La birra la bevo quando sono contento e quando sono triste. Talvolta la bevo quando sono solo. Quando sono in compagnia la considero obbligatoria. La sorseggio quando non ho fame e la bevo quando ne ho. Altrimenti non la tocco, a meno che non abbia sete.
Anonimo
Qual è la bevanda preferita dagli elettricisti? La birra alla spina!
Anonimo
Attenzione: posso passare da "0" ad "arrapato" in 2 birre e mezzo
Anonimo
Perché la birra americana va servita fredda? Per distinguerla dall'urina.
Anonimo
Quando penso a mia moglie, effettivamente il desiderio fa alzare qualcosa in me. Il gomito
Washington Irving
Coloro che bevono birra penseranno birra.
Homer Simpson
OK, cervello, io non amo te e tu non ami me, così lasciami fare questo e io tornerò indietro a uccidere te con la birra.
Julian Tuwin
La differenza fra un cammello e un uomo? Il cammello può lavorare una settimana senza bere. L'uomo può bere una settimana senza lavorare.
Proverbio russo
La chiesa è vicina, ma la strada è ghiacciata; il pub è lontano, ma camminerò con prudenza
Anonimo
Esistono bionde intelligenti? Si, le birre
Anonimo
La birra è spettacolare non solo perché è buona e se ne abusi ti sbronzi e ti fa dire stronzate, ma anche perché ti fa fare certe pisciate che sembrano orgasmi.
Anonimo
Per una donna una birra può essere un piacere due volte; mentre l'uomo che beve una bottiglia di birra poi la butta via, la donna può sempre sedercisi sopra.
Homer Simpson
Ucciderei tutti i presenti in questa stanza per un sorso di dolce birra.
Riz
La birra: la causa di e la soluzione a tutti i problemi della vita.
Ambrose Bierce
Astemio: una persona debole, che si piega alla tentazione di negare a se stesso un piacere.
Anonimo
Al termine di una serata in un pub mi hanno offerto una birra d'abbazia talmente schifosa che perfino sull'etichetta c'era un frate che vomitava.
Gialappa's Band
Quell'uomo beveva così tanto, che quando gli dovettero fare gli esami, il sangue non glielo presero con la siringa, ma alla spina!
Anonimo
Se alla festa della donna si regalano le mimose, perché non facciamo una festa dell'uomo dove si regala birra?
Anonimo
La birra e il tè sono molto zen anche perché dopo averli bevuti hai un impellente tendenza alla minzione che esclude ogni altro pensiero
Benjamin Franklin
Beer is proof that GOD loves us and want us to be happy.
Charles Baudelaire
Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.
Robert De Niro
Basta una birra a colazione e le ragnatele se ne vanno, la voce ti si alza di due ottave e ti sorge un bel sole dentro.
Goethe
Una birra forte, un tabacco profumato e una donna, questo è piacere.
Goethe
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia.
Homer Simpson
Two beer or not two beer: that is the passion.
Homer Simpson
It's not whether you win or lose... it's how drunk you get while playing the game.
Cary Grant
L'alcool è un liquido prezioso: conserva tutto... tranne i segreti.
Folco e Turibio
Come disse Galileo dopo OTTO birre: "Datemi un punto d'appoggio... che quando so 'mbriaco mi c'appoggio!"
Anonimo
Le birre sono come le donne: c'è quella meglio, quella peggio, ma in fondo sempre tutte da provare...
Anonimo
Senza ombra di dubbio, la più grande invenzione nella storia dell'umanità è la birra. Oh, certo, sicuramente anche la ruota è stata una gran bella invenzione, ma vi assicuro che la ruota non va altrettanto bene con la pizza.
Dave Barry's Bad Habits
Principio di Indeterminazione di Heineken: Non potrai mai essere sicuro del numero di birre che hai bevuto la notte scorsa.
Alessandro
"Bevo Lasko fin che casco - Bevo Pivo fin che vivo!" (Motto triestino sulla birra Lasko Pivo)
Anonimo
Gli uomini sono come i frigoriferi. Riempili di birra e li puoi tenere dovunque!
Anonimo
Chi beve birra campa cent'anni!
Anonimo
REALTÀ: Stato temporaneo causato dall'assenza di birra.
Frank Zappa
Un Paese è veramente un Paese quando ha una compagnia aerea e una birra... e alla fine è di una bella birra che si ha più bisogno...
Capital Brewery, Middleton, WI
Chi beve birra "light" non ama il gusto della birra, gli piace soltanto pisciare parecchio.
Anna the Witch
Non importa quanto piena è la nostra vita: c'è sempre spazio, per una birra!
Anonimo
Gli uomini sono come i frigoriferi. Riempili di birra e li puoi tenere dovunque!
Anonimo
Quattro birre a volte corrispondono ad un tramonto.
Anonimo
Coscienza: Caratteristica dell'uomo, solubile nell'alcool.
Matteo Gianola
Se la birra fosse fuori legge... evviva il contrabbando!!!
Motto triestino sulla birra Lasko Pivo
Bevo Lasko fin che casco - Bevo Pivo fin che vivo!
Su una maglietta
Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualche cosa. Io credo che fra poco mi farò una birra.
dal Talmud
Con una ragazza: alla prima bottiglia, agnello; alla seconda, leone; alla terza bottiglia maiale
Luca
La birra contiene sicuramente degli ormoni femminili... infatti quando si beve molta birra non si riesce a guidare la macchina e si dicono un sacco di cretinate... e si è costretti a pisciare seduti!
Anonimo
Non c'è niente di più bello di un bacio di una donna dopo che si è bagnata le labbra con una birra gelata.
Anonimo
Sesso? No grazie, bevo birra.
Platone
Deve essere stato un uomo saggio a inventare la birra.
Anonimo
L'alcool è una delle principali cause dell?impotenza maschile, soprattutto se a bere sono le donne.
Robert De Niro
Mia madre era così ubriaca, ma così ubriaca che aveva il 2% di sangue nell'alcool
Anonimo
Non bere mentre guidi. Potresti avere un sobbalzo e rovesciare la tua birra.
Anonimo
L'alcool puotrà accorciare i tuoi giorni, ma certamente allungherà le tue notti.
Anonimo
Se il mare fosse birra, io sarei un sottomarino.
W.C. Fields
Una donna mi portò all'alcolismo e non ebbi nemmeno la decenza di ringraziarla
Kaiser Welhelm
Datemi una donna che ama la birra e conquisterò i mondo.
Folco e Turibio
La fica è come la birra... Moretti, se c'ha il baffo ci garba di più!
George Jean Nathan
Mi sbronzo per rendere le persone interessanti
Dave Barry
Non tutta la chimica è cattiva. Senza la chimica, come l'idrogeno e l'ossigeno per esempio, non ci sarebbe modo di fare l'acqua, un ingrediente fondamentale della birra.
Stefano Ansaldi
Sapete qual'è la donna ideale? Quella che ha le orecchie a sventola per tirarla a te quando succhia! E la testa piatta per appoggiarci sopra il boccale di birra!!
Henny Youngman
Quando leggo dei danni che causa il bere, smetto di leggere
Anonimo
Ogni birra ha una storia, ogni storia ha una birra
Anonimo
I teologi pensano di sapere le domande. Gli scienziati pensano di sapere le risposte. Io penso che sia ora di aprire un'altra birra.
Martin Lutero
Vinum est donazio dei, cervetia traditio umana
Anonimo
La birra la bevo quando sono contento e quando sono triste. Talvolta la bevo quando sono solo. Quando sono in compagnia la considero obbligatoria. La sorseggio quando non ho fame e la bevo quando ne ho. Altrimenti non la tocco, a meno che non abbia sete.
Anonimo
Qual è la bevanda preferita dagli elettricisti? La birra alla spina!
Anonimo
Attenzione: posso passare da "0" ad "arrapato" in 2 birre e mezzo
Anonimo
Perché la birra americana va servita fredda? Per distinguerla dall'urina.
Anonimo
Quando penso a mia moglie, effettivamente il desiderio fa alzare qualcosa in me. Il gomito
Washington Irving
Coloro che bevono birra penseranno birra.
Homer Simpson
OK, cervello, io non amo te e tu non ami me, così lasciami fare questo e io tornerò indietro a uccidere te con la birra.
Julian Tuwin
La differenza fra un cammello e un uomo? Il cammello può lavorare una settimana senza bere. L'uomo può bere una settimana senza lavorare.
Proverbio russo
La chiesa è vicina, ma la strada è ghiacciata; il pub è lontano, ma camminerò con prudenza
Anonimo
Esistono bionde intelligenti? Si, le birre
Anonimo
La birra è spettacolare non solo perché è buona e se ne abusi ti sbronzi e ti fa dire stronzate, ma anche perché ti fa fare certe pisciate che sembrano orgasmi.
Anonimo
Per una donna una birra può essere un piacere due volte; mentre l'uomo che beve una bottiglia di birra poi la butta via, la donna può sempre sedercisi sopra.
Homer Simpson
Ucciderei tutti i presenti in questa stanza per un sorso di dolce birra.
Riz
La birra: la causa di e la soluzione a tutti i problemi della vita.
Ambrose Bierce
Astemio: una persona debole, che si piega alla tentazione di negare a se stesso un piacere.
Anonimo
Al termine di una serata in un pub mi hanno offerto una birra d'abbazia talmente schifosa che perfino sull'etichetta c'era un frate che vomitava.
Gialappa's Band
Quell'uomo beveva così tanto, che quando gli dovettero fare gli esami, il sangue non glielo presero con la siringa, ma alla spina!
Anonimo
Se alla festa della donna si regalano le mimose, perché non facciamo una festa dell'uomo dove si regala birra?
Anonimo
La birra e il tè sono molto zen anche perché dopo averli bevuti hai un impellente tendenza alla minzione che esclude ogni altro pensiero
per saperne un po' di piu' sulla birra
Due sono le qualità che hanno da sempre contraddistinto la storia della birra nei secoli:la sua presenza pressoché universale e la sua popolarità in ogni ceto sociale.
Nel primo caso si può infatti affermare che laddove ci sia stata la coltivazione dei scereali, si è verificata anche la produzione della birra. La seconda asserzione invece è avallata da innumerevoli testimonianze storiche.Non si sa con esattezza dove sia nata la prima birra: c'è chi parla di Mesopotamia, chi di Egitto, chi di isole Orcadi, chi addirittura di Malta. Ciò non è importante, poiché è assai verosimile che il fenomeno della fermentazione sia stato scoperto casualmente in diverse parti del mondo più o meno nello stesso periodo. Differenti però sono stati i modi di sviluppare la bevanda. La Mesopotamia per esempio è stata la terra che per prima ha visto sorgere la professione del birraio, cosa che in altre società meno organizzate sarebbe stata impossibile.
In ANTICO EGITTO fin dall'infanzia si abituavano i sudditi dei faraoni a bere questa bevanda, considerata anche alimento e medicina. Gli Egizi usavano, come nel caso dei Babilonesi, la birra per scopi propiziatori e sono innumerevoli le divinità che ebbero a che fare con questa bevanda. In una cosa erano diversi Egizi e Babilonesi: per i primi la birra era una vera e propria industria statale, per i secondi invece si trattava di un semplice prodotto artigianale.
La GRECIA, Paese enonico per eccellenza, non produceva birra, però ne consumava parecchia, soprattutto in occasione delle feste in onore di Demetra, dea delle messi, tra le quali ovviamente non poteva mancare l'orzo. Si trattava di prodotti d'importazione, per lo più fenici, ma anche durante lo svolgimento dei giochi olimpici non era ammesso il vino, per cui la bevanda alcolica per eccellenza di questa prima grande manifestazione sportiva, era la birra: Etruschi e Romani facevano anch'essi parte del "club del vino", ma alcuni ragguardevoli personaggi della loro società diventarono accaniti sostenitori della birra, come ad esempio Agricola, governatore della Britannia. Tra i cosiddetti popoli barbarici si trovavano i più strenui bevitori di birra,i Germani e i Celti.
Il MEDIOEVO vide la birra protagonista soprattutto per il salto di qualità operato nella produzione della bevanda, nella quale vengono introdotti anche alcuni nuovi ingredienti, tra i quali il luppolo. A questo proposito va detto che in tempi più remoti per l'aromatizzazione della birra si usavano svariati tipi di erbe, spezie o bacche, oppure si ricorreva addirittura a misture vegetali, la più famosa delle quali era il gruit.
In INGHILTERRA la birra diventò bevanda nazionale in quanto l'acqua usata per la sua produzione veniva bollita e sterilizzata. Ciò rappresentava una garanzia in un periodo in cui l'acqua era spesso infetta. Una curiosità: in Inghilterra il luppolo venne introdotto assai tardi nella birra nazionale, che continuò a chiamarsi ale, in contrapposizione dei prodotti continentali luppolati, detti beer. Nei tre secoli dopo la scoperta dell'America in tutta l'Europa andarono sviluppandosi numerose NOMElogie birrarie, tutte basate sull'unico sistema di fermentazione allora conosciuto, la alta. Verso la metà del secolo scorso però furono eseguiti studi specifici sul lievito e il loro risultato fu la produzione della birra a bassa fermentazione, che oggi è di gran lunga il più praticato nel mondo. Esso si giova di temperature più basse per fermentare, quindi usa impianti produttivi tecnologicamente assai più avanzati che in passato. Infine viene usato un lievito diverso rispetto alle birre tradizionali, il cosiddetto Saccharomyces carlsbergensis, che prende il nome dalla birreria danese che per prima ne isolò il ceppo. buona bevuta a tutti.
Oggi, nonostante le birre a bassa fermentazione siano sicuramente le più bevute, va notato che esiste anche una controtendenza di nicchie di mercato che ricercano le birre tradizionali, le cui ricette si perdono nella notte dei tempi.
Nel primo caso si può infatti affermare che laddove ci sia stata la coltivazione dei scereali, si è verificata anche la produzione della birra. La seconda asserzione invece è avallata da innumerevoli testimonianze storiche.Non si sa con esattezza dove sia nata la prima birra: c'è chi parla di Mesopotamia, chi di Egitto, chi di isole Orcadi, chi addirittura di Malta. Ciò non è importante, poiché è assai verosimile che il fenomeno della fermentazione sia stato scoperto casualmente in diverse parti del mondo più o meno nello stesso periodo. Differenti però sono stati i modi di sviluppare la bevanda. La Mesopotamia per esempio è stata la terra che per prima ha visto sorgere la professione del birraio, cosa che in altre società meno organizzate sarebbe stata impossibile.
In ANTICO EGITTO fin dall'infanzia si abituavano i sudditi dei faraoni a bere questa bevanda, considerata anche alimento e medicina. Gli Egizi usavano, come nel caso dei Babilonesi, la birra per scopi propiziatori e sono innumerevoli le divinità che ebbero a che fare con questa bevanda. In una cosa erano diversi Egizi e Babilonesi: per i primi la birra era una vera e propria industria statale, per i secondi invece si trattava di un semplice prodotto artigianale.
La GRECIA, Paese enonico per eccellenza, non produceva birra, però ne consumava parecchia, soprattutto in occasione delle feste in onore di Demetra, dea delle messi, tra le quali ovviamente non poteva mancare l'orzo. Si trattava di prodotti d'importazione, per lo più fenici, ma anche durante lo svolgimento dei giochi olimpici non era ammesso il vino, per cui la bevanda alcolica per eccellenza di questa prima grande manifestazione sportiva, era la birra: Etruschi e Romani facevano anch'essi parte del "club del vino", ma alcuni ragguardevoli personaggi della loro società diventarono accaniti sostenitori della birra, come ad esempio Agricola, governatore della Britannia. Tra i cosiddetti popoli barbarici si trovavano i più strenui bevitori di birra,i Germani e i Celti.
Il MEDIOEVO vide la birra protagonista soprattutto per il salto di qualità operato nella produzione della bevanda, nella quale vengono introdotti anche alcuni nuovi ingredienti, tra i quali il luppolo. A questo proposito va detto che in tempi più remoti per l'aromatizzazione della birra si usavano svariati tipi di erbe, spezie o bacche, oppure si ricorreva addirittura a misture vegetali, la più famosa delle quali era il gruit.
In INGHILTERRA la birra diventò bevanda nazionale in quanto l'acqua usata per la sua produzione veniva bollita e sterilizzata. Ciò rappresentava una garanzia in un periodo in cui l'acqua era spesso infetta. Una curiosità: in Inghilterra il luppolo venne introdotto assai tardi nella birra nazionale, che continuò a chiamarsi ale, in contrapposizione dei prodotti continentali luppolati, detti beer. Nei tre secoli dopo la scoperta dell'America in tutta l'Europa andarono sviluppandosi numerose NOMElogie birrarie, tutte basate sull'unico sistema di fermentazione allora conosciuto, la alta. Verso la metà del secolo scorso però furono eseguiti studi specifici sul lievito e il loro risultato fu la produzione della birra a bassa fermentazione, che oggi è di gran lunga il più praticato nel mondo. Esso si giova di temperature più basse per fermentare, quindi usa impianti produttivi tecnologicamente assai più avanzati che in passato. Infine viene usato un lievito diverso rispetto alle birre tradizionali, il cosiddetto Saccharomyces carlsbergensis, che prende il nome dalla birreria danese che per prima ne isolò il ceppo. buona bevuta a tutti.
Oggi, nonostante le birre a bassa fermentazione siano sicuramente le più bevute, va notato che esiste anche una controtendenza di nicchie di mercato che ricercano le birre tradizionali, le cui ricette si perdono nella notte dei tempi.
giovedì 27 marzo 2008
mercoledì 26 marzo 2008
martedì 26 febbraio 2008
La solita storia
eccoci qua nuovamente a commentare una sconfitta della provercelli .Anno nero per le bianche casacche che oltre ai limiti tecnici di alcuni giocatori,si aggiunge anche la sfiga e l'incompetenza degli arbitri.Il 3 a 1 in favore degli orange eporediesi e' un risultato troppo pesante da digerire, e a questo punto del campionato penso che dovremmo dire addio ai sogni di gloria ,stando attenti pero' attenti anon farci risucchiare nella zone calde della bassa classifica.Comunque anche oggi va un grosso plauso ai w.l. che hanno tenuto alto il nome della curva ovest e della citta' di Vercelli.
DIFFIDATI NON MOLLATE
DIFFIDATI NON MOLLATE
venerdì 22 febbraio 2008
Poveri bimbi.......anche le patatine
NOVARAPer la seconda volta nel giro di sette mesi, il sindaco di Novara Massimo Giordano, con un’ordinanza emessa ieri pomeriggio, ha messo i sigilli allo stabilimento Pai, il tempio storico di produzione delle patatine. La decisione a seguito del rapporto dei Nas di Torino che hanno evidenziato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali. Chiusura a tempo indeterminato, in attesa dei provvedimenti e degli interventi per la messa a norma. Ma non si prevedono tempi brevi questa volta. Rispetto alla precedente chiusura avvenuta nell’estate scorsa, la situazione appare decisamente più critica. Eppure in seguito all’ordinanza del sei agosto scorso, l’azienda aveva annunciato un investimento finanziario di oltre 18 milioni di euro per adeguarsi alle richieste avanzate dall’Asl. Il blitz dei Nas sarebbe scattato in seguito a una segnalazione di un consumatore campano, pare della provincia di Salerno, che avrebbe trovato in una confezione di patatine resti di «materiale organico». Dall’Asl campana che sta facendo le analisi, un commento stringato: «E’ qualcosa che non appartiene al mondo vegetale». Da qui la denuncia e l’immediato sopralluogo nello stabilimento di Novara, che dà lavoro a 130 dipendenti. Il sindaco di Novara Massimo Giordano non nasconde la propria preoccupazione per questo nuovo episodio che riguarda il colosso alimentare: «E’ una brutta vicenda, ne avrei fatto volentieri a meno anche per le conseguenze che ricadono sui lavoratori. Ma ho dovuto prendere atto della necessità e dell’urgenza dell’ordinanza dato che gli interventi da eseguire sono stati giudicati incompatibili con la contestuale prosecuzione della produzione di alimenti».Non si sa sino a quando l’azienda rimarrà chiusa. Lo scorso anno, anche in quel caso dopo la denuncia di un consumatore piemontese che aveva trovato un insetto in un sacchetto, l’Asl era intervenuta sollecitando la Pai a mettersi in regola. Invito disatteso o recepito con troppa lentezza e così agli inizi di agosto il sindaco aveva firmato l’ordinanza: anche in quella circostanza il testo non faceva riferimento all’episodio specifico ma ad alcune anomalie igieniche riguardanti i locali dove vengono conservate le patate fresche, pronte per essere lavorate e dove vengono cotte: il pavimento presentava un’intercapedine di sughero che si era seccato e si erano staccate alcune piastrelle. All’azienda erano stati imposti anche lavori alle zanzariere e ai pavimenti, tinteggiatura delle pareti e rinnovo delle pale con cui si impacchettavano le patate. L’esecuzione delle opere previste si era protratta e così era stata emessa l’ordinanza, senza però mai sospendere l’attività, perché - d’accordo sindacati e azienda - bloccare tutto nel cuore dell’estate sarebbe stato un colpo mortale per il mercato.La decisione di ieri, invece, è drastica. Nessuna deroga, blocco totale della produzione e chiusura dello stabilimento, che alle 18 di ieri sera ha terminato di sfornare patatine. Almeno fino a quando tutto non sarà a posto. I sindacati si dichiarano molto preoccupati: la cassa integrazione terminata da pochi giorni era legata al processo di ammodernamento imposto ad agosto. «Mancava solo la parte delle friggitrici - dicono i sindacalisti - il resto era stato completato». La Pai appartiene al gruppo San Carlo, azienda che opera nel settore chips, snack, pani e dolci. Dallo stabilimento di Novara ogni giorno si producono 65 tonnellate di patatine, circa 55 mila l’anno. E ogni giorno escono 27 Tir diretti a supermercati e negozi di tutta Italia. Il mercato domestico assorbe circa il 95 per cento della produzione.
mercoledì 20 febbraio 2008
VOTA COL CUORE VOTA FIAMMA TRICOLORE
“Siamo fieri e orgogliosi di fare questa battaglia insieme”.“Abbiamo mantenuto fede alla parola data e la Fiamma sarà sulla scheda elettorale”. Queste le parole del Segretario Nazionale della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli, oggi alla conferenza di presentazione del cartello elettorale LA DESTRA.“Abbiamo dimostrato di essere gente che non si vende per soldi o per ‘promesse di poltrone’”.“Quelli che pensavano di escluderci con artifici legislativi – ha aggiunto l’europarlamentare – gli stessi che credevano che la Destra Italiana potesse essere ‘liquidata’ con una telefonata tra Fini e Berlusconi, ancora una volta hanno toppato”.“Saremo militanti e determinati nell’affrontare la campagna elettorale, senza se e senza ma – ha poi sottolineato – per ricordare agli elettori che ‘anticomunisti’ lo si è sempre”.“E che non si tende la mano a chi, con arroganza e protervia, ha governato due anni in spregio a un’opposizione che comunque rappresentava la metà degli Italiani – ha infine concluso – Luca Romagnoli”. Roma, 15 febbraio
lunedì 18 febbraio 2008
ITALIA VERGOGNATI
Ci sono biglietti in vendita su eBay, forse trovi all’ingresso il ragazzo dei pop-corn, dello zucchero filato, del torrone caramellato, delle bibite ghiacciate, del caffè Borghetti. Ci sono quaranta giornalisti e trenta posti a sedere per il pubblico. Ci sono auto lussuose, telecamere, visibilità. Ci sono i protagonisti, Olindo Romano e Rosa Bazzi. Ci sono i giudici togati, i flash, la claque.
Ci sono omicidi, quattro efferati crimini consumati nel chiuso di un appartamento andato a fuoco. C’è un supertestimone, Mario Frigerio, scampato per un soffio alla strage. C’è un ex sospettato, Abdel Fami Marzouck, parente di tre delle vittime e pregiudicato per spaccio di sostanze stupefacenti. C’è una confessione, anzi due. Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati “rei confessi” fino al cambio d’avvocato. Avevano snocciolato tutta la storia come sui romanzi gialli. Guanti di lattice, vestiti eliminati, alibi costruito. C’era uno scontrino di MacDonald’s, dissero che con quello avrebbero fugato ogni sospetto.
Ci sono, al di sopra di ogni dietrologia, i cadaveri di quattro persone che chiedono vendetta e punizione per i colpevoli. Sono quelli di Raffaella Castagna, trent’anni. Il figlio Yousef, due anni. Paola Galli, la suocera, sessant’anni. Valeria Cherubini, vicina di casa e moglie del supertestimone, cinquant’anni.
Si sgomitano un po’ tutti per assistere allo spettacolo. Tv e giornali si fanno battaglia. La gente vuol seguire e sapere se davvero sono stati loro, i coniugi Olindo e Rosa, Olly e Rosetta come li chiamano alcuni.
Incongruenze ce ne sono. Non si finirebbe più a raccontarle, sciorinando una lista che porterebbe solo ad assurde e improvvisate formulazioni. Si tenderebbe a fare gli sceneggiatori. A intessere trame romanzate su una miseria umana chiamata omicidio. A sangue freddo.
Qualcuno, in una gelida notte di un lunedì di dicembre, si è introdotto nell’appartamento, ha sgozzato gli occupanti, ha ripetuto l’operazione sui vicini ed è sparito. Chi e cosa abbia mosso quella mano ancora non si sa.
Seduto ad uno di questi posti a peso d’oro, te lo chiedi con insistenza.
Pensi all’assenza, al distacco, alla fine. Pensi allo zucchero filato e ai pop-corn e al torrone e ti chiedi se il film sarà appassionante. Marzouck vuole la pena di morte, lo stesso che ha dichiarato, durante un’intercettazione, di vivere il periodo migliore della sua vita. Stappi la lattina e butti giù un paio di pop-corn. Gli avvocati di Romano e della Bazzi obiettano che il supertestimone, appena ripresosi dal coma, ha descritto il suo assalitore come un uomo dalla pelle olivastra. Guardi gli imputati e sai che il loro candore epidermico può soltanto scagionarli. Così dai un morso al torrone e pensi che la faccenda si mette sul pesante. Le tv fanno primi piani del viso degli avvocati, degli imputati, dei testimoni, dei periti. E’ per i talk show, per i programmi di approfondimento. Hanno messo tutti il vestito migliore perché, chissà, anche a loro la vita potrebbe girare meglio dopo questo processo. Com’è successo ad Abdel Marzouck. C’è gente che prende appunti, forse galoppini dell’imprenditore che fa ricchi i delinquenti. Forse è un nuovo libro. La Franzoni ne ha scritto uno in cui racconta tutta la sua storia. Lo Stato le ha dato vent’anni ma lei è ancora a piede libero. Scrive libri. Montagne di fatturato.
Ascolti il parere dei periti. TI racconteranno delle tracce di sangue nell’automobile. Di DNA. Di profondità e numero delle ferite. Forse l’accusa mostrerà immagini dell’efferato crimine, quelle foto in formato venti per trenta, come le vedi nei film.
E quando il giudice batterà il martello, la seduta sarà rinviata al giorno successivo. Ti pulirai dalle briciole e penserai che, in fin dei conti, era meglio comprare una delle ultime udienze. Sei uno di quei giovani senza occupazione che fa l’università e ha davanti a sé un’infinità di master prima di vedere un lavoro. Ci sei venuto solo perché ne hanno parlato tutti. Per vedere le facce. Per farti vedere. Hai messo il vestito migliore, quello che se una telecamera ti inquadra, non fai una brutta figura. Forse qualcuno ti nota.
Esci e, mentre ti incammini sulla via del ritorno, un tizio ti urta e ti fa ruzzolare. Non si ferma neanche per chiederti scusa, ha molta fretta. Ha rovinato il tuo vestito nuovo.
Ti alzi, ti spolveri e pensi.
Pensi ai milioni di copie della Franzoni. Pensi alle marche di jeans firmati, ai talk show, a Marzouck e al suo periodo più bello.
E per un momento, solo un infinitesimo della tua vita, ti dici che la prossima non ti farai passare la mosca al naso.
La prossima volta, quello davanti ai flash potresti essere tu.
Ci sono omicidi, quattro efferati crimini consumati nel chiuso di un appartamento andato a fuoco. C’è un supertestimone, Mario Frigerio, scampato per un soffio alla strage. C’è un ex sospettato, Abdel Fami Marzouck, parente di tre delle vittime e pregiudicato per spaccio di sostanze stupefacenti. C’è una confessione, anzi due. Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati “rei confessi” fino al cambio d’avvocato. Avevano snocciolato tutta la storia come sui romanzi gialli. Guanti di lattice, vestiti eliminati, alibi costruito. C’era uno scontrino di MacDonald’s, dissero che con quello avrebbero fugato ogni sospetto.
Ci sono, al di sopra di ogni dietrologia, i cadaveri di quattro persone che chiedono vendetta e punizione per i colpevoli. Sono quelli di Raffaella Castagna, trent’anni. Il figlio Yousef, due anni. Paola Galli, la suocera, sessant’anni. Valeria Cherubini, vicina di casa e moglie del supertestimone, cinquant’anni.
Si sgomitano un po’ tutti per assistere allo spettacolo. Tv e giornali si fanno battaglia. La gente vuol seguire e sapere se davvero sono stati loro, i coniugi Olindo e Rosa, Olly e Rosetta come li chiamano alcuni.
Incongruenze ce ne sono. Non si finirebbe più a raccontarle, sciorinando una lista che porterebbe solo ad assurde e improvvisate formulazioni. Si tenderebbe a fare gli sceneggiatori. A intessere trame romanzate su una miseria umana chiamata omicidio. A sangue freddo.
Qualcuno, in una gelida notte di un lunedì di dicembre, si è introdotto nell’appartamento, ha sgozzato gli occupanti, ha ripetuto l’operazione sui vicini ed è sparito. Chi e cosa abbia mosso quella mano ancora non si sa.
Seduto ad uno di questi posti a peso d’oro, te lo chiedi con insistenza.
Pensi all’assenza, al distacco, alla fine. Pensi allo zucchero filato e ai pop-corn e al torrone e ti chiedi se il film sarà appassionante. Marzouck vuole la pena di morte, lo stesso che ha dichiarato, durante un’intercettazione, di vivere il periodo migliore della sua vita. Stappi la lattina e butti giù un paio di pop-corn. Gli avvocati di Romano e della Bazzi obiettano che il supertestimone, appena ripresosi dal coma, ha descritto il suo assalitore come un uomo dalla pelle olivastra. Guardi gli imputati e sai che il loro candore epidermico può soltanto scagionarli. Così dai un morso al torrone e pensi che la faccenda si mette sul pesante. Le tv fanno primi piani del viso degli avvocati, degli imputati, dei testimoni, dei periti. E’ per i talk show, per i programmi di approfondimento. Hanno messo tutti il vestito migliore perché, chissà, anche a loro la vita potrebbe girare meglio dopo questo processo. Com’è successo ad Abdel Marzouck. C’è gente che prende appunti, forse galoppini dell’imprenditore che fa ricchi i delinquenti. Forse è un nuovo libro. La Franzoni ne ha scritto uno in cui racconta tutta la sua storia. Lo Stato le ha dato vent’anni ma lei è ancora a piede libero. Scrive libri. Montagne di fatturato.
Ascolti il parere dei periti. TI racconteranno delle tracce di sangue nell’automobile. Di DNA. Di profondità e numero delle ferite. Forse l’accusa mostrerà immagini dell’efferato crimine, quelle foto in formato venti per trenta, come le vedi nei film.
E quando il giudice batterà il martello, la seduta sarà rinviata al giorno successivo. Ti pulirai dalle briciole e penserai che, in fin dei conti, era meglio comprare una delle ultime udienze. Sei uno di quei giovani senza occupazione che fa l’università e ha davanti a sé un’infinità di master prima di vedere un lavoro. Ci sei venuto solo perché ne hanno parlato tutti. Per vedere le facce. Per farti vedere. Hai messo il vestito migliore, quello che se una telecamera ti inquadra, non fai una brutta figura. Forse qualcuno ti nota.
Esci e, mentre ti incammini sulla via del ritorno, un tizio ti urta e ti fa ruzzolare. Non si ferma neanche per chiederti scusa, ha molta fretta. Ha rovinato il tuo vestito nuovo.
Ti alzi, ti spolveri e pensi.
Pensi ai milioni di copie della Franzoni. Pensi alle marche di jeans firmati, ai talk show, a Marzouck e al suo periodo più bello.
E per un momento, solo un infinitesimo della tua vita, ti dici che la prossima non ti farai passare la mosca al naso.
La prossima volta, quello davanti ai flash potresti essere tu.
sempre la solita storia
eccoci qua nuovamente a paRLARE DELLA PROVERCELLI che pareggia.Il primo tempo e' stato dominato in lungo ein largo dalla Pro,che era andata in vantaggio conun gol di vasoio,pochi minuti dopo ariva il raddoppio della Pro .....prontamente annullato dall'arbitro??????,e al quarantacinquesimo del primo tempo arriva il colpo di grazia dell'arbitro che dopo aver dato un rigore inesistente al rodengo saiano...(aproposito che cos'e' rodengo saiano?) espelle uno dei nostri senza alcun motivo.Gli undici leoni della provercelli nel secondo tempo pur essendo in 10sfiorano piu' diuna volta il gol ,gol che purtroppo non arrivera'.Una partita che per noi avrebbe potuto prendere totalmente un 'altra piega rovinata da un arbitro totalmente incompetente.
CAPITOLO CURVA la curva risente della mancanza dei capi storici comunque iW.L. si danno da fare e non fanno mai mancare l'apporto alla squadra,tanti sono i cori a favore dei ragazzi della curva che sono stati colpiti da un ingiusta diffida di 4 anni atal proposito e'stata indetta una lotteria per tirare su i soldi per poter presentare il ricorso al tar.La lotteria e' andata molto bene da quelloche mi hanno raccontato gli amici della curva,e nel giro di poche domeniche sperano di aver raccolto la cifra per il ricorso ........AVANTI CURVA OVEST AVANTI W.L. NON MOLLATE MAI....... UN SALUTO AI DIFFIDATI
CAPITOLO CURVA la curva risente della mancanza dei capi storici comunque iW.L. si danno da fare e non fanno mai mancare l'apporto alla squadra,tanti sono i cori a favore dei ragazzi della curva che sono stati colpiti da un ingiusta diffida di 4 anni atal proposito e'stata indetta una lotteria per tirare su i soldi per poter presentare il ricorso al tar.La lotteria e' andata molto bene da quelloche mi hanno raccontato gli amici della curva,e nel giro di poche domeniche sperano di aver raccolto la cifra per il ricorso ........AVANTI CURVA OVEST AVANTI W.L. NON MOLLATE MAI....... UN SALUTO AI DIFFIDATI
venerdì 15 febbraio 2008
giovedì 14 febbraio 2008
Nuovo blog
Ecco un nuovo blog sul quale si potra' discutere di calcio ,tifo politica,belle donne buon mangiare e buon bere......e..... avoi l'ardua sentenza di giudicare il mio operato.
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